Sardegna Rally Race 2012. Comunicato Stampa del 24 Giugno 2012

Sardegna Rally Race2012. Alessandro Botturi: prima vittoria e “Tabella Rossa”.

Il Pilone. Il Sardegna Rally Race è una gara “dal vivo”. Niente pause ad effetto o momenti d’incerta recitazione. Il Rally di Bike Village parte senza indugi, miscela carica agonistica e thriller in un rapporto perfetto, ed entra nel vivo da subito. In programma un “anello” domenicale di 325 chilometri tra San Teodoro e… San Teodoro, e due Prove Speciali da 70 e 85. Colonna di mercurio in salita libera e Piloti che ancora scalpitano, quando improvvisamente scoppia la bagarre. Per tutto il giorno, il compito più ingrato ed allo stesso affascinante, è quello che tocca al Campione del Mondo, Helder Rodrigues, che parte con l’ossequioso numero 1. In Sardegna, a causa della difficoltà di navigazione, quello dell’apripista è il ruolo meno “pagato”, poiché è difficile che un Pilota possa uscire indenne da un’intera giornata passata ad aprire la strada ad una muta così “inferocita” di inseguitori. Rodrigues, che è ottavo alla fine della prima tappa, è ben presto fuori scena. Per un altro motivo, nessuna fretta di partire all’attacco, l’Asso degli Assi Marc Coma rifiuta di prendere l’iniziativa e si accontenta di un terzo posto da osservatore in agguato. È l’ora delle sorprese, e la prima tappa del complicato Rally dalla eccitante connotazione enduristica, si apre agli exploit.

È l’ora del Pilone. 10 anni di Rugby, A2 e Nazionale giovanile, Alessandro Botturi, 38 anni ed una stazza da Body Guard, è un gigante buono. Non gli si legge, nei lineamenti, nessun segno di aggressività. È l’emblema dello Sport da gentlemen, e scambia spesso il ruolo del Pilone con quello del Tallonatore. Poi quindici anni di Enduro, seguendo l’istinto primordiale che al suo Paese, sulle montagne di Brescia, è molto più che una tradizione. Nove Titoli italiani, due Mondiali a Squadre e, lo dice con orgoglio, 27 podi al Mondiale di Enduro. Quando la motivazione comincia a calare, per il Colosso di Lumezzane si apre una nuova prospettiva: i Rally. Gliela offre Renato Ferrari, architetto in Milano, che ha fondato il Bordone-Ferrari Racing Team. La Storia ha un anno tra pochi giorni, e in questo breve lasso di tempo Botturi ha esordito in Africa ed è stato il miglior Rookie dell’anno alla Dakar. La vittoria nella prima Speciale del Sardegna Rally Race 2012 lo catapulta in avanti, ed alla fine della prima giornata di gara arriva il lancio tra gli astri della disciplina. Alessandro Botturi vince la sua prima tappa di un Mondiale Rally.

Al secondo posto il suo compagno di Squadra, Jordi Viladoms, e la giornata si tinge di Blù. Il “senatore” ed ex portatore d’acqua di Marc Coma ha una tradizione di velocità, ma anche di sfortuna al Sardegna Rally Race, ma la gara è congeniale al catalano, che su questi terreni riesce sempre ad esprimere un poderoso potenziale. Due volte terzo, Viladoms è riuscito a contenere la furia del Pilota più seguito del momento, Joan Barreda, secondo nella prima Speciale ma meno lucido nella seconda. Un po’ a sorpresa, vengono meno alle attese gli altri Piloti italiani, di solito “maestri” in Sardegna. Andrea Mancini è caduto al 50° chilometro della prima Prova Speciale, nessun danno fisico ma una situazione ormai compromessa. Matteo Graziani chiude al nono posto, ed è buono per un Pilota che è partito oltre la centesima posizione, ma tre minuti di ritardo alla fine del primo giorno non sono un regalo uno possa sperare contraccambiato. D’altra parte il muro dei tre minuti è lo spartiacque dell’insoddisfazione anche per un mito della portata di Stephane Peterhansel, che non riesce ad entrare nei primi dieci e deve cedere il passo anche a Manuel Lucchese.

In conclusione il Sardegna Rally Race ha dato ancora una dimostrazione di come si possa riscrivere creativamente la sceneggiatura di una prova di Mondiale. Oggi, Alessandro Botturi ha smantellato il copione tradizionale dei Rally Raid per aprire un inedito capitolo personale, Joan Barreda ha zittito i critici che non gli attribuiscono grandi doti di navigatore, ed i fenomeni sono costretti a cedere, per un giorno almeno, il ruolo di protagonista. Questa atipicità di sviluppo, d’altra parte, è una bella finestra su uno scenario di sorprese e rovesciamenti di fronte. In ogni caso, lo spettacolo del Rally in Sardegna, che raggiunge con la seconda tappa il bivacco al santuario di sa Itria, è garantito anche nella prima frazione della tappa marathon del Rally.

 

 

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

  LOGIN