REPORT GP ITALIA FERMO domenica 29 aprile 2012

E’ difficile, è dannatamente difficile rimanere asettici. Sedersi di fronte ad un portatile e scrivere la cronaca di una gara che ha riempito il cuore di emozione.

Sentire l’aria “Nessun dorma” della celebre romanza Turandot di Giacomo Puccini, cantata dalla voce potente di Luciano Pavarotti, mette i brividi. Sentire riecheggiare “…Dilegua o notte!…Tramontate, stelle! All’alba vincerò!…qualche istante prima della partenza ha un non so’ che di profetico e beneaugurate.

Herlings può anche risultare antipatico ma ha talento, non c’è nulla da fare. E’ il predestinato a succedere a Roczen nell’albo d’oro della Mx2. A Fermo mette a segno una doppietta che può tagliare le gambe a qualsiasi avversario. Nella prima frazione conquista la testa della gara e da li mette in atto una galoppata solitaria, con il fido scudiero Van Horebeek a guardargli le spalle. Terzo l’americano Lieb. Purtroppo un guasto toglie di scena Searle nel corso della quattordicesima tornata.  Ma è la seconda gara quella definitiva consacrazione. Una caduta al via coinvolge sia Herlings che Searle. L’olandese transita undicesimo alla fine del primo passaggio mentre l’inglese della Kawasaki addirittura trentesimo. La loro è una lotta contro il tempo. Cuore e gas aperto. Herlings agguanta la prima piazza al giro numero diciassette scalzando dalla vetta Lieb. Ma fa impressione Searle, che martella come un maniscalco, e si insedia sul secondo gradino del podio un giro più tardi. Le due gare della classe superiore non sono adatte ai deboli di cuore. Cairoli in virtù del tredicesimo posto nella manche di qualifica di ieri è costretto a partire al centro della griglia. Al primo start è una fionda. A metà rettifilo, si gira di lato, controlla gli avversari e chiude la curva in prima piazza, salvo poi retrocedere fino in quinta posizione. Al comando intanto Pourcel e Paulin. Tony rimonta fino alla terza piazza, che conferma sul traguardo preceduto dal duo transalpino. Al secondo start nuova partenza magistrale di Cairoli, con Pourcel dietro le sue spalle che non lo molla per un attimo. Il pubblico del Monterosato segue con il cuore in gola lo svolgimento della manche con l’occhio puntato sul cronometro. Il tempo sembra fare una fatica incredibile a scorrere ma finalmente meno due giri, meno un giro…Tony vince ed il pubblico può finalmente fare esplodere il grido di gioia.  Adesso è tutto finito, si scenda dalla giostra. Si impacchettano le moto e si vola in Messico…

 

Dal nostro inviato Alessio Andreuzza

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

  LOGIN