BORDONE FERRARI GP CILE DAY 2

GP del Cile, Day 2.

Bordone-Ferrari Racing Team, la terra trema.

Terremoto alla fine del Gran Premio del Cile, prima prova del Mondiale 2012. La domenica del GP termina con una forte scossa, 7.2 della scala Richter, che non produce danni ma solo qualche spavento nel paddock impegnato ad analizzare l’andamento del Gran Premio appena terminato.

Antoine Meo ha vinto ancora nella E1, questa volta davanti a Simone Albergoni e Rodrig Thain, e Juha Salminen non ha saputo ripetersi nella E2, classe vinta da Pierre-Alexandre Renet davanti a Ivan Cervantes ed Alex Salvini. Nella E3 nuova vittoria di Christophe Nambotin, e questa volta direttamente a danno del “temuto” compagno di squadra David Knight. Secondo successo consecutivo anche nella E Junior per Mathias Bellino, al quale sabato era stata cancellata una forte penalità, davanti a Victor Guerrero e Daniel McCanney.  La prova in linea, “pietra dello scandalo” della giornata inaugurale del Mondiale 2012, è stata modificata, ma non al punto da evitare il rischio di colpi di scena. Johnny Aubert, per esempio, è caduto due volte concludendo all’11° posto, una posizione non certo consona al talento di un due volte Campione del Mondo.

Bordone-Ferrari Racing Team Enduro.

One Step Ahead

Giornata di “avanzata” per i Piloti della piccola armata Bordone-Ferrari Racing Team. Thomas Oldrati ha chiuso all’ottavo posto nella E1, Jonathan Manzi al settimo e Edoardo D’Ambrosio al quarto nella combattutissima E Junior. Tutti i Piloti hanno migliorato la posizione ottenuta il sabato. Oldrati ha vinto la sua prima speciale del 2012, l’Extreme, Manzi ha ottenuto due terzi posti e D’Ambrosio, che ha fatto della regolarità la sua arma migliore, è arrivato ad un passo dal Podio. Soprattutto, l’intera Squadra ha messo in luce un notevole potenziale, con evidenti margini di miglioramento. Alex Belometti, team manager della Squadra-novità 2012, ha indetto una riunione di Team per domani, ed è convinto che, un piccolo passo alla volta, ben presto arriveranno anche risultati più eclatanti. Magari già a cominciare da San Juan, in Argentina tra una settimana, dove verrà disputato il secondo GP della stagione.

Thomas Oldrati.

Un cross test da buttare via. Non sono riuscito a guidare, a trovare la velocità e la fiducia, sebbene la moto vada benissimo. Peccato, perché per tre volte sono dovuto ripartire da capo cercando di recuperare nella linea e nella estrema il tempo perduto nel velocissimo “fettucciato, troppo poco per raddrizzare il risultato. Devo dire che gli avversari, Meo a parte, non sono molto distanti, e dunque c’è da ben sperare per il futuro. Sperare e, naturalmente, lavorare per “limare il ritardo e convertirlo in redditività”.

Jonathan Manzi.

Seconda giornata disastrosa. Beh, esagero un po’, ma la verità è che la gara è stata abbastanza atipica. Un’Extreme che non era certo estrema, anzi, lenduro test troppo veloce e con un terreno molto scivoloso, la prova in linea con i problemi che ha creato un po’ a tutti, ma a me certamente in dose massiccia. Sono caduto, rimasto imbottigliato, ed alla fine mi sono anche innervosito. Certamente sarà un fatto episodico e la strada del Mondiale è ancora lunga, da domani dunque al lavoro per fare meglio, molto meglio, già in Argentina”.

Edoardo D’Ambrosio.

Un inizio di Mondiale molto positivo. Entrare nei primi cinque è un bel risultato, finire al quarto posto un “lusso. È la prima gara con il Bordone-Ferrari Racing Team, con una moto nuova ed in condizioni di terreno e di tracciatura delle prove speciali un po’ strane. La cosa migliore era cercare di essere il più possibile regolare senza commettere errori. Nella estrema e nellenduro test me la cavo già abbastanza bene, un po meno nel cross test. È lì che devo lavorare per aumentare la competitività. Il risultato è ben più che soddisfacente, ma le ambizioni della Squadra, e le mie, mi impongono di fare in fretta per confrontarmi meglio con gli avversari”.


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