ANTONIO CAIROTI SULLA KTM MOTOGP

Il 2017 a due ruote di Antonio Cairoli non poteva chiudersi in modo migliore; dopo aver vinto il nono titolo iridato in Motocross ed essersi sposato con la compagna di una vita Jill, il siciliano è infatti salito oggi su una potente RC16 messa a disposizione da KTM per effettuare un interessante test sul circuito spagnolo di Valencia. Affiancato ed assistito dal test team della casa austriaca e consigliato dall’asso finlandese Mika Kallio, Tony è sceso in pista cinque volte, inanellando 22 giri, durante i quali ha prima preso confidenza col mezzo e col cambio rovesciato, per poi lanciarsi in una serie di giri tirati, cercando di trovare il limite della belva da oltre 200 cavalli. Sfrecciando ad oltre 300 chilometri orari, Cairoli si è divertito, andando oltre ogni più rosea aspettativa e lasciando a bocca aperta tutti i presenti per la facilità di adattamento ad una moto così straordinariamente potente ed esigente nella guida. Dieci anni dopo l’ultima, e fino ad oggi unica, apparizione su una moto da velocità, TC222 ha ancora una volta dato prova di essere un fuoriclasse senza paragoni.

Antonio Cairoli: “Sono grato a KTM per la fantastica opportunità che mi ha regalato oggi e ci tengo a ringraziare soprattutto i ragazzi del test team che hanno fatto un lavoro fantastico. Provare una MotoGP è sempre una grande emozione e l’adrenalina era a mille! Sono rimasto sorpreso da quanto si siano evolute le moto da Gran Premio in dieci anni e da quanto sia migliorata la percorrenza in curva. La frenata e l’accelerazione sono impressionanti ed è difficile trovare il limite su una moto così perfetta. Nell’ultima entrata mi sono cominciato a divertire sul serio, dopo aver passato qualche giro ad adattarmi, sopratutto al cambio che è rovescio rispetto a quello di qualsiasi altra moto. Avere al mio fianco Mika Kallio è stato molto importante, ho potuto girare con lui seguendolo e migliorando giro dopo giro, trovando le traiettorie migliori. Viaggiare ad oltre 300 km/h è fantastico, anche se manca un po’ la fantasia nella guida tipica del motocross, visto che qui le traiettorie sono decisamente obbligate; comunque mi sono divertito molto e spero di potermi presto mettere nuovamente alla prova.”

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